I due brani estivi che ho fatto uscire rispettivamente a luglio e ad agosto hanno come protagoniste le città in cui vivo durante il caldo.
Il primo si intitola "In Ve-Na", il secondo "Me-i-De-i". Queste due canzoni si contrappongono per approccio ma si completano per tematica.
L'amore-odio che provo per le mie città non poteva non essere raccontato, specialmente nella stagione che non sopporto. I capoluoghi, Venezia e Napoli, mi hanno cresciuta, ne parlo in "In Ve-Na":
Le calli di Venezia e i rioni napoletani sono le mie vene, il mare il mio sangue che scorre tra le mie parti scisse come Canal Grande e Spaccanapoli che dividono le città, e non solo... Analogie, sensazioni e associazioni. Suoni nostalgici e rime che puntano alla poesia di una città, bella o brutta che sia.
È però la provincia che ha accresciuto la forma mentis per uscire dagli schemi urbani, lo racconto in "Me-i-de-i". Suoni squillanti e rime più dirette, che si spicciano sul beat come si deve fare in periferia quando i mezzi non ci sono.
Entrambi i testi però si concentrano su fermo-immagini di tutti gli spazi urbani che cito: Venezia, Napoli, Dese, Mestre in estate, io che le odio e il che le amo.
In queste due tracce, che assieme formano un "mini-concept EP", voglio far sentire che gli ossimori senza battaglia non esisterebbero, la nostalgia in comune si sente in ogni angolo e sfaccettatura, gli scontri di stili e suoni vagano in me in eterni ritorni.
Le foto rispettivamente: Piazza San Marco - Venezia, Ponte di Rialto - Venezia, Via Caracciolo - Napoli, Giardini Molosiglio - Napoli, Stazione di Dese - Venezia, Stazione di Mestre - Venezia.
